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Sciamani e guaritori, quando Hollywood diventa pazza per la spiritualità

Da Oprah Winfrey a Kanye West, molte star confessano il loro culto in mondovisione. E aprono le porte a serie tv e progetti cosmici

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Sciamani, guaritori, Osho 2.0. La passione di Hollywood per la spiritualità non ha confini: prima Richard Gere, con un’aderenza mistica, quasi anti-establishment, al Buddismo e alla meditazione, poi Madonna che, stando al Sunday Times, seguendo le convinzioni della Kabbalah, dieci anni fa telefonava al governo inglese per promuovere l’uso di un “fluido mistico”, in grado di ripulire le scorie nucleari grazie ai poteri taumaturgici all'acqua.

Oggi, mentre la star di Big Bang Theory, Mayim Bialik, dichiara a Fox News che “Hollywood non è amica delle persone di fede”, parecchie celebrities confessano il loro culto in mondovisione e aprono le porte a serie tv e progetti cosmici. Dal rapper Kanye West, che ha rivelato di essere cristiano, all’eroina della serie Hunger Games, Jennifer Lawrence, ragazza del Kentucky, per la quale “è impensabile andare a letto senza dire almeno una preghiera”. Persino Prince, devoto testimone di Geova, in un’intervista al New Yorker aveva detto: “Musica e religione sono legate. Tutto ruota attorno alla religione. È ciò che unisce le persone”. La più lanciata dello star system è Oprah Winfrey con una top ten settimanale di Favorite Soulful Books, i libri di spiritualità più illuminanti della settimana in America; registra podcast di meditazione, si professa “donna connessa con lo spirito” e produce, tramite il network OWN, la serie di documentari Belief, un’indagine su Cristianesimo, Islam, Induismo e Ateismo. La linea tra New Age e fascino per chiese come quella di Scientology - raccontate in modalità-Hitchcock dallo scrittore Lawrence Wright e dal documentarista Alex Gibney in Going Clear - è sempre più sottile. E scenografica. Ma a rinverdire il panorama pensano nuovi, promettenti guru che sognano di mantenere una propria identità dentro e fuori l’industria. Con il fischiatissimo Ben Hur prodotto da Roma Downey e dalla sua Lightworkers Media, che è solita infarcire quel che tocca di sacro e biblico, meglio partire all’avventura e seguire le orme di Frank Vogt, “apprendista guaritore” alle prese con un format tv da proporre a piattaforme di video streaming (Netflix e Hulu in testa). Da Soho, New York, dove ha il suo studio di agopuntura, Frank ha viaggiato il mondo alla ricerca dei più potenti guaritori della Terra. Ogni episodio dello show (in produzione) vede un suo paziente alle prese con trattamenti lontani anni luce dalla medicina tradizionale. Paziente e spettatore si trovano così al cospetto dello sciamano della Mongolia o dell’eremita del monte Belucha, la vetta più alta delle montagne dell'Altaj. Ma nel viaggio di Frank spuntano anche il Curandero che esorcizza i demoni della civiltà, l’indigeno che allevia i mali dell’uomo con erbe e pozioni magiche, tra le cortecce della giungla peruviana, il fisico di Bogota che cura il cancro con un incrocio di forme geometriche e cerchi nel grano.

Hollywood, gli idoli delle star sono sciamani e guaritori

“Tratto alcolisti, tossici, persone affette da traumi. Ma da diverso tempo mi sono reso conto che, a livello fisico e nervoso, le terapie convenzionali non bastano. Il mio show fa entrare gli sciamani e i guaritori nelle vite degli occidentali” racconta Vogt. “Cambiare rapporto con la guarigione significa cambiare atteggiamento nei riguardi della Terra e dell’ambiente. Lo sto insegnando anche ai miei figli”. Ad ispirare Frank, nel suo viaggio stile Alberto Angela americano, è stato Bruce Springsteen: “Gli sciamani utilizzano musica per aiutarci a guarire o per insegnare, e credo che certi attori e musicisti siano a loro volta sciamani della cultura mainstream. Ci sono semplici artisti che si confrontano con le masse durante un concerto, su Internet o in televisione, e poi c’è Bruce Springsteen, un esempio di rock star capace di muovere anima e corpo di chi lo ascolta. Quando vado a un suo concerto, Bruce diventa il tramite di una forza più grande. E domanda: ‘Siete pronti per essere trasformati?’ o ‘Sentite lo Spirito?’. Spesso chiude la sua maratona con un ’I'm just a slave to rock and roll!, Sono solo uno schiavo del rock and roll!’, e sembra davvero non ci sia scelta per lui, se non quella di suonare il rock and roll degli dèi. Springsteen è uno sciamano del rock”.

Gahl Sasson, astrologo, insegnante spirituale, esperto di Kabbalah e mitologia, ha un’altra icona invece: David Bowie. E’ Bowie ad averlo iniziato alla spiritualità ed ora Gahl viaggia tra Europa, Turchia, Hong Kong, Messico, e per gli Stati Uniti, raccontando le origini dei “navigatori cosmici” ai suoi allievi. Chi sono i Cosmic Navigators? “Tutti coloro che accettano la vita così com’è, un mix di bene e male, di armonia e sfida. La vita disegnata dal Creatore”. Su Sunset Boulevard, Sasson e il suo pastore tedesco Balkhan sono dei punti di riferimento per le star: secondo W magazine, Gahl è il più influente astrologo di Hollywood. “Los Angeles mi ha aperto le porte dello spettacolo e permesso di unirle a quello dello spirito” racconta. “Tra poco, insieme ad un ballerino di danza classica e ad un acrobata, creeremo una coreografia spaziale, all'aperto, con l’aiuto di un computer in grado di illuminare le menti degli spettatori”. A L.A. teatro e danza non sono il vero carburante dell’industria, per questo “sto lavorando anche ad un manuale delle relazioni amorose, nella città in cui sembra impossibile il contatto fisico, e ad un fumetto che potrebbe diventare un film epico-fantascientifico”.

Gahl, nato in Israele, non ha mai perduto il sogno americano: “Qui a Hollywood le persone che sfondano e hanno successo sono abituate a ricevere tanta attenzione, specialmente dai giovani. Amore e adorazioni incontenibili. Per molte celebrities è fondamentale condividere l’amore ricevuto e scaricarlo sui fan. È una sorta di download. Madonna con la Kabbalah, Richard Gere con il Buddismo tibetano, Tom Cruise attraverso Scientology”. Non tutti gli “healers” (“guaritori”) di Hollywood scelgono però la strada dello showbiz ed esplorano il lato Oprah Winfrey del proprio dono. C’è chi come Jon Rasmussen si rifugia nella regione del Big Sur, in California, e costruisce la sua tana tra i monti Santa Lucia, a picco sull'Oceano Pacifico. “Sono uno sciamano da trent’anni e nei vent’anni che hanno preceduto il mio percorso professionale ho visto in faccia la morte diverse volte: mi ha aperto le porte” spiega Rasmussen quando lo incontriamo a Big Sur. “Ho studiato ingegneria e fisica quantistica poi mi sono dedicato al mondo spirituale e il mio unico obiettivo ora è aiutare la gente a creare un futuro”. Niente telecamere né riflettori: Jon si è aperto da poco ai social media ("Non sono diffidente, lo scambio è energetico"), ha compilato due cd di auto-aiuto “vecchia maniera” e carica su YouTube dei diari giornalieri dove lo vediamo impegnato a produrre miele e praticare riti come la cerimonia andina del Despacho, appresa dai popoli delle Ande per integrare corpo e armonia della natura.

La segretezza è il punto di forza di Rasmussen: diventando invisibile ha conquistato i media. "Ma niente compromessi con i network di Hollywood" avverte: "Il solo modo di vivere un’esperienza sciamanica è farsi sei ore di auto da Los Angeles fin qua e lasciarsi trasformare". Almeno fino a quando Netflix o Amazon non tenteranno “l’ultimo sciamano” con un format alla X-Factor, dove chi vince è il guaritore più spettacolare.