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Alice nella città, amori, drammi e musica per adolescenti

Dal 13 al 23 ottobre la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, dedicata alle giovani generazioni
 

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Alice nella città è una creatura cinematografica ormai adolescente: ha quattordici anni e, edizione dopo edizione, ha arricchito il programma e accumulato consensi tra i ragazzi e critici. La rassegna parallela e autonoma alla Festa di Roma, che si svolge dal 13 al 23 ottobre, è dedicata alle nuove generazioni. E anche quest'anno garantirà il trasporto dei bambini delle elementari per vedere cartoni e film che fanno pensare, scoprire giovani autori, sensibilizzare sui temi ambientalisti, omaggiare un grande maestro come Abbbas Kiarostami e scoprire nuovi talenti con una giuria, quella di Taodue, presieduta dall’attore americano Matt Dillon e composta, tra gli altri, da Anna Foglietta, Gabriele Mainetti, Claudio serafini, la produttrice Camilla Nesbitt, gli sceneggiatori Giordano Meacci e Francesca Serafini.

Giovani e adulti. Sono 12 film in gara nel concorso Young/Adult, votati da una giuria di ragazzi tra i 14 e i 18 anni di tutta Italia. “Il segno forte di questa selezione – spiega Gianluca Giannelli, curatore della rassegna con Fabia Bettini - è rappresentato dall'umanità profonda dei personaggi rispetto alla radicalità delle scelte che devono affrontare. Una risposta a chi li vorrebbe perfetti e allineati ad un mondo che fa del tutto per minare la loro stabilità e che non accetta il fatto che esistono delle pulsioni che possono far detonare una vita. Una reazione ad una spaventosa idea di purezza che nessuna esistenza può garantire".
Viggo Mortensen insieme ai ragazzi del cast di 'Captain Fantastic' a Cannes 
Politica e disagio familiare, Usa e Nuova Zelanda. Sono i grandi temi di titoli della selezione. Tre i film provenienti dagli Usa: 3 Generations -  una famiglia quasi perfetta di Gaby Dellal con Naomi Watts, Elle Fanning e Susan Sarandon: affronta il tema dell'identità sessuale in età adolescenziale. Captain Fantastic, diretto da Matt Ross con Viggo Mortensen padre fuori dal comune che guida la famiglia attraverso l’America, viene presentato (con una deroga al regolamento) ad Alice nella città in co-produzione con la Festa del Cinema di Roma. Sul fronte cartoon ecco Kubo e la Spada Magica, lungometraggio d’animazione di Travis Knight, fondatore della LAIKA e produttore di successi come Paranorman e Coraline, qui regista per un film che racconta di leggende e magie. Dalla Nuova Zelanda il regista culto Taika Waititi con Hunt for the Wilderpeople, film d’avventura ironico e sorprendente.

La musica dei Clash e il terrorismo islamico. Dal Regno Unito ecco London Town di Derrick Borte, ispirato dalle musiche dei Clash con Daniel Huttlestone (Into the Woods e Les Miserables), che sarà ospite alla rassegna dell'Auditorium. Importante la presenza dei film europei: il regista cipriota Petros Charalombous presenta il suo esordio alla regia Boy on the Bridge dal romanzo familiare The Land of the Golden Apple di Eve Makis. Il regista tedesco di origini turche Fatih Akin porta sul grande schermo Goodbye Berlin, fortunato romanzo on the road per ragazzi pubblicato in Italia con il titolo Un'estate lunga sette giorni. Dalla Finlandia arriva la storia al femminile Little Wing, il Belgio raddoppia con My First Highway, racconto della perdita d’innocenza, mentre la regista Mijke de Jong  presenta Layla M., storia di un adolescente olandese-marocchina che si unisce a una cella islamista in Medio Oriente. La regista, durante la preparazione del film ha incontrato una giovane ragazza de-radicalizzata e ha preso spunto dalla sua storia personale per raccontare un argomento che mai come in questo momento sembra riguardare molte ragazze e ragazzi europei. Nei prossimi giorni l’annuncio degli ultimi due titoli in concorso.

Le cicogne di Marcuzzi e Salemme ad Alice nella città

Tappeti rossi, animati. Il 16 ottobre, preceduto dal tappeto rosso coloratissimo ecco fuori concorso Cicogne in missione di Nicholas Stolle con Salemme e Marcuzzi, voci italiane del film. È una coproduzione tra Cina e USA, l’animato Rock Dog di Ash Brannon, dalla graphic novel cinese Tibetan Rock Dog su un mastino tibetano. Infine Max Steel di Stewart Jendler. Ispirato dalla fortunata serie di action figures della Mattel prodotta alla fine degli anni '90.

La sitcom di Capatonda. Ci sarà anche Mariottide, l'attesa sitcom diretta e interpretata da Maccio Capatonda, fondata sugli equivoci e al tempo stesso una saga fantozziana che racconta di un anomalo rapporto padre e figlio in un'Italia piena di mascalzoni. Mariottide è il primo esempio di sitcom italiana prodotta direttamente per un servizio streaming on demand. "Creato circa dieci anni fa per la trasmissione televisiva Mai dire lunedì, il personaggio di Mariottide nacque come cantante triste - ha spiegato Maccio Capatonda -. Da quel momento ha fatto un lungo percorso sino ad arrivare alla sit com, che a mio parere è la dimensione più adatta al suo essere". Mariottide è un cantante neomelodico squattrinato che cerca di celare la sua condizione di povertà a Fernandello, un ragazzo un po' ritardato, trovato per caso in un cassonetto all'età di 30 anni. "Mi piace definirlo un eroe post modesto - ha aggiunto l'attore e comico italiano - che cerca di destreggiarsi in questa Italia piena di ladroni e furfanti". Ancora una volta al suo fianco Herbert Ballerina che, in questa nuova avventura veste i panni dell'indifeso e sciocco bambinone Fernandello che, a suo dire, ha due rilevanti caratteristiche: "la prima: è molto scemo. La seconda è poco poco intelligente".

Un panorama vasto dieci film. Swiss Army Man, commedia dell’assurdo che non smette mai di affascinare il pubblico con trovate surreali, ricche di poetica fantasia con Daniel Radcliffe e Paul Dano e diretto da Dan Kwan e Daniel Scheinert, premiato come miglior regista al Sundance. Nocturama del francese Bertrand Bonello è un provocatorio thriller sul terrorismo e il materialismo dalla prospettiva di adolescenti. 2Night è la storia dell’incontro di una notte che può cambiare una vita intera. Nel cast Matilde Gioli e Matteo Martari, firma Ivan Silvestrini. Lovesong dell’americana So Young Kim: presentato al Sundance 2016 racconta con grazia un amore nascosto. I'm not a Serial Killer dell’inglese Billy O’Brien affronta il tema di sentirsi diversi e non compresi dagli altri. Kids in Love dell’inglese Chris Foggin: un viaggio all'interno della vita bohemien londinese. Park, debutto sul grande schermo della regista greca Sofia Exarchou, sulla vita di un gruppo di adolescenti di strada vissuta nel degrado degli impianti olimpici ateniesi ormai abbandonati; X500 del colombiano Juan Andres Arango: tre adolescenti affrontano un lutto. Sing Street dell’irlandese John Carney: un ragazzo cerca una via di fuga dalla sua triste vita attraverso la musica e l’amore. Heaven Will Wait della francese Marie-Castille Mention-Schaar racconta l’indottrinamento subdolo ad opera del fanatismo religioso compiuto su un gruppo di giovani ragazze.

Nella sigla di Alice dei fratelli De Serio un omaggio a Kiarostami

Infine è previsto l’omaggio al regista Abbas Kiarostami e alla sua visione dell’infanzia, da sempre protagonista nella sua filmografia. Alice nella città in collaborazione con la cineteca del Museo del cinema di Torino proporrà una retrospettiva dei film del regista iraniano appena scomparso: sedici titoli tra lungo e cortometraggi. Anche la sigla di quest'anno, realizzata dai fratelli De Serio, è un omaggio al regista iraniano scomparso.