Spettacoli

CINEMA

Harry Potter, tra marketing e emozioni 15 anni fa nasceva la magia

Il 16 novembre 2001 arrivava nelle sale inglesi e americane 'Harry Potter e la pietra filosofale', il primo degli otto capitoli con cui J.K. Rowling ha trasformato la sua saga milionaria in una factory mondiale

7 minuti di lettura
La saga di Harry Potter, debuttato al cinema il 16 novembre del 2001, è diventata un pezzo di storia del cinema e del business mondiale, fenomeno che ha segnato un’epoca e definito una generazione. Un universo infinito le cui porte temporali stanno per riaprirsi al cinema all’indietro, con Animali Fantastici e dove trovarli che è ambientato nella New York settant'anni prima, e in avanti a teatro, con il fenomeno di Harry Potter e la maledizione dell'erede, attrazione turistica per nulla in crisi nel West end londinese del dopo Brexit. Sulla saga si è scritto e detto tutto. Quel che segue è solo un piccolo excursus di ricordi, cifre, interviste. 
 

15 anni fa la magia di Harry Potter - videoblob

Lumus! Accendere il successo. Perfino la perfida Miranda Priestley, la divina Meryl Streep di Il diavolo veste Prada, chiede alla sua assistente una copia inedita del manoscritto del prossimo Harry Potter. Una scena che restituisce l’idea del successo di una saga letteraria capace di convivere armoniosamente con quella cinematografica, dando vita a una delle operazioni congiunte di marketing più formidabili, astute e attente nella storia. Intendiamoci, al centro di tutto, ad accendere la magia, a pronunciare “Lumus!” è stato il rapporto emotivo che la Rowling ha saputo stringere con i lettori come ai suoi tempi Dickens e Tolkien: adattando tecniche narrative tradizionali alle esigenze dell’era (post)moderna, facendo innamorare milioni di giovani e adulti lettori in tutto il mondo. Tanto che quando si è chiusa la saga con il settimo libro nessuno sapeva farsene una ragione, neanche l'autrice. Che per mantenere la parola data ha cambiato forma: testo teatrale e sceneggiatura: debutta infatti nel script di Animali Fantastici, basato sul libricino omonimo, a sua volta testo di studio alla scuola di Hogwarts.
 
Numeri magici. Quattrocentocinquanta milioni di copie di libri vendute dal 1997 a oggi. Venticinque miliardi di entrate in dollari dalle vendite di libri, giochi e gadget vari sulle avventure del mago occhialuto. Tra le attrazioni i Warner Bros Studios a Leavesden, venti chilometri da Londra, con il parco a tema 'The making of Harry Potter', tre ore di tour per vedere il dormitorio di Grifondoro con i quadri parlanti, la sala delle riunioni, lo studio di Albus Silente. E poi quelli americani; il Wizarding World of Harry Potter agli Universal Studios Hollywood di Los Angeles a quelli di Orlando, in Florida. Senza dimenticare quello Giapponese di Osaka. Due stelle e mezzo. I quindici anni trascorsi li leggi sulla faccia di Daniel Radcliffe, il ragazzino con la faccia paffuta e gli occhiali oggi è un ventisettenne smilzo e barbuto che accumula bizzarre scelte cinematografiche – è stato un cadavere flautolento (Swiss Army Man), un vendicativo cornuto (Horns) e per ora sembra condannato a restare Harry Potter per sempre. Non che sia proprio una maledizione. "Ha fatto diventare “cool” un ragazzino con gli occhiali. Per questo sarò sempre grato a J.K. Rowling, ha voluto dare una mano a tutti quelli che vengono presi in giro e chiamati quattr’occhi. È una delle cose più belle trasmesse al mondo intero". Daniel Radcliffe è stato un bimbo educato e gentile, crescendo è diventato un professionista serissimo, anche se non sempre ha scelto i film giusti. Comunque la sua carriera va avanti. Come quella di Hermione, Emma Watson: fin da ragazzina era la più spigliata e decisa. Ha negato per anni che avrebbe fatto l’attrice, "prima la laurea" che infatti ha preso. Poi è diventata ambasciatrice delle Nazioni Unite e paladina per i diritti delle donne, ha costruito un bel club di lettura e, come il collega, ha sbagliato qualche film. Ora però eccola in un altro ruolo sulla carta iconico, Bella nella Bella e la bestia in versione live action della Disney. La carriera più zoppicante è quella di Rupert Grint, pochi film, spesso rimasti sconosciuti. Del resto, interrogato sul futuro, era l'unico dei tre che sognava, con i soldi guadagnati con i kolossal "di comprare un furgoncino per i gelati" e l'ha fatto.
 

La Bella e la Bestia, il primo trailer del live-action con Emma Watson

 
Radcliffe, dalla vasca da bagno al cinema. 2001 - Harry Potter e la pietra filosofale
Quando si sparse la notizia che Chris Columbus, regista di Mamma ho perso l'aereo e Mrs. Doubtfire avrebbe diretto Harry Poter e la Pietra filosofale molti fan storsero la bocca; avevano pregustato grandi autori come Steven Spielberg e Tim Burton. J.K. Rowling: "Quando ho incontrato Columbus mi promise due cose; che nel dirigere il film sarebbe rimasto fedele al libro e che avrebbe utilizzato solo attori inglesi. Ha mantenuto la parola". Per non parlare del giovane Harry: il nome più papabile (per la Warner) era quello di Haley Joel Osment, lo spaurito protagonista del Sesto senso poi svanito nell’oblio. E invece fu scelto l'undicenne sconosciuto Daniel Radcliffe (giusto un paio di ruoli nel David Copperfield della Bbc e nel Sarto di Panama) di cui si era innamorata J.K. Rowling in persona: "Adoro il suo viso, un viso tenero per una parte così difficile da interpretare". Radcliffe avrebbe raccontato poi "Sentii squillare il telefono mentre ero nella vasca da bagno. Ho sentito che mio padre parlava con il produttore e quando mi ha detto che ero stato scelto sono scoppiato a piangere per l’emozione". Emma Watson, bimba bella e decisissima interrogata sul futuro della saga, allora sconosciuto disse: "Io penso che sarebbe bellissimo se nel settimo libro ci fosse una catastrofe in cui Harry e Ron muoiono e rimango viva solo io, l’eroina". Lo scenografo Stuart Craig si fa disegnare dalla stessa scrittrice una mappa con la posizione di tutti gli edifici di Hogwarts. Gli studi di Lavengston, ex fabbrica di aerei a un'ora da Londra, sarebbero poi diventati attrazione turistica. Il film è un successo di critica e pubblico. Uscita in Usa il 16, il Italia il 6 dicembre. Costo:125 milioni di dollari. Incasso: mondiale un miliardo e 227 milioni.
 
La scommessa persa di Colombus. 2002 - Harry Potter e la camera dei segreti
Ancora dietro la macchina da presa Chris Columbus. "Avevo promesso ai tre ragazzi che non li avrei abbandonati", ma gli dice che nella puntata numero tre non ci sarà. Si fa il nome di Kenneth Branagh, ma in realtà poi sarà Alfonso Cuaron. È un film sulla crescita, e il rosso Rupert Grint ha già cambiato voce. Si prepara la svolta dark che si accentuerà nel film successivo. Columbus predisse: “Se dovessi scommettere credo che tutti e tre i ragazzi lasceranno i loro personaggio dopo il prossimo film e penso che farebbero bene. Se chiedessero la mia opinione direi loro di tornare ad essere solo ragazzi". Non è, evidentemente, andata così. Uscita, il 14 novembre in Usa. Costo: cento milioni, incassi nel mondo un miliardo e novanta milioni di dollari.
 
La pubertà dei maghi. 2004 - Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Preceduto da un brivido d'attesa, anche perché il regista Alfonso Cuaron è stato nominato l'anno prima all'Oscar con i turbamenti sessuali dei giovani protagonisti di Y tu mama tambien, il film prende davvero una svolta oscura, con l'ingresso in scena dei Dissennatori. Cuaron impone i compiti a casa a Radcliffe "studiare i 400 colpi di Truffaut, punto di riferimento per il passaggio di età. Credo che in un contesto realistico la magia risalti meglio". Michael Gambon ha preso il ruolo del preside Silente dopo la scomparsa di Richard Harris. Costo del film 130 milioni di dollari, incassi di 947 milioni. Uscito il 31 maggio del 2004.
 
Dover scegliere tra il facile e giusto.
2006 - Harry Potter e il calice di fuoco
Harry Potter cresce e con lui il suo pubblico. Necessaria la presa di coscienza di se stesso e l'ormai ineluttabile incontro con l’arcicattivo Voldemort, che entra in scena con il carisma di Ralph Fiennes. Talmente cattivo, racconterà, da spaventare i bambini che lo incontrano al supermercato. A Hogwarts è stato organizzato All’inizi gli incubi, alla fine la morte. Nuovo regista: l'inglese Mike Newell consegna qualche scena di commedia e una di ballo, poi pigia sull’horror. Budget di 150 milioni, incassi di nuovo sopr il miliardo: 1.041.225.686. Uscita in sala, il18 novembre 2005.
 
Puzzle Potter. 2007 - Harry Potter e l’Ordine della Fenice
Si pensava che Mike Newell dirigesse anche qusto film, ma rifiutò così come Mira Nair e Jean-Pierre Jeunet. Così la produzione si è rivolta a David Yates facendo Bingo: che infilerà quattro film successivi, diventando "lo strumento perfetto" di traduzione cinematografica dell'Universo Potter, non a caso regista del primo film della nuova saga, Animali fantastici... di cui la Rowling è sceneggiatrice. È anche amatissimo da tutti gli attori fin dall'inizio. In prima fila c'è Daniel Radcliffe "Vorrei farlo sedere sulla poltrona da regista e rompergli le gambe per impedirgli di andare. Ho migliorato come attore a forza di ripetere le scene che non lo convincevano, infondendomi coraggio". Uscito l'11 luglio 2007, costo 150 milioni di dollari, incassi 1.020.828.830
 
I dolori del giovane Piton. 2009 - Harry Potter e il principe mezzosangue
"Quando rivedo le immagini del primo Harry Potter, penso a com'erano brutti i miei capelli” diceva Emma Watson ormai attrice impegnata nei diritti per le donne e nella promozione della lettura con il suo club femminista. Durante le riprese sembrava quella sempre in fuga, che non voleva fare l'attrice, che voleva laurearsi, che voleva "uccidere" Harry Potter per far sopravvivere Hermione e che era avida di affrontare nuove esperienze. Solo da giovane donna, molto più in là, avrebbe ammesso che era stato "piacevole seguire quel viaggio, risentire quel senso di meraviglia da bambini che provavo per ogni cosa". Come aveva promesso, si è laureata in letteratura inglese alla Brown University. E, in questi giorni, Emma Watson la puoi incontrare nella metro di Londra che distribuisce libri di donne e promuove la lettura e lo scambio di copie cartacee - abbasso gli ebook - nella metro: prendi, leggi, lascia ad altri.
Uscita il 15 luglio 2009. costo 250 milioni di dollari, incassi di 974 milioni.

L'inizio della fine. 2011 - Harry Potter e i Doni della Morte parte I
Dietro la macchina da presa ancora David Yates. Il giorno dopo l'ultimo ciak del film (anche della parte seconda) Daniel Radcliffe era già sull’aereo diretto al nuovo set, il film La signora in nero. Aveva ventun anni e già da tempo era il ragazzo più ricco d’Inghilterra. "Non penso ai soldi, non sono mai la motivazione delle scelte che ho fatto nella vita. Non spendo per gadget elettronici o vestiti di lusso. Ho comprato un appartamento a Londra e uno a Manhattan. E sono appassionato d’arte. Compro opere di artisti che mi piacciono e voglio sostenere". L'attore, che deve tutto il successo ai libri, coltiva la sua passione per la scrittura, racconta all’epoca: "Sono cresciuto leggendo, la scrittura è arrivata come un processo naturale: mettere nero su bianco, io non scrivo al computer ma su carta, accende la mia immaginazione. Esercizio utile anche per un attore". Altra passione confessata quella per la politica "ascolto Bbc parlamento come sottofondo della giornata". Uscita: 19 novembre 2010, costo 125 milioni, incassi di 969.707.879
 
Alan Rickman, il mio piton come Mona Lisa. 2011 - Harry Potter e i Doni della morte parte II
Un grande addio, un film di guerra fatto di lacrime e sangue, morti e rinascite, distruzione macerie. Severus Piton è il cattivo da amare, grazie al talento dello scomparso magnifico Alan Rickman. In una intervista rilasciata per il film ci raccontava, seduto al Mandarin Hotel di Londra: "La signora Rowling ha costruito con cura e profondità la personalità di Piton, enigmatico e intrigante come Monna Lisa. Così i bambini amano Piton: percepiscono che in lui, malgrado l’aspetto feroce, c’è qualcosa d’intrigante, che accende la loro immaginazione". Degli anni da Piton raccontava: "Linizio è stato eccitante. Ho curato ogni aspetto, psicologico e pratico, del personaggio: il taglio dei capelli, la lunghezza delle vesti, il trucco. Poi, sono entrato in una strana routine. Ogni anno viaggiavo, curavo regie teatrali, giravo altre storie e poi, per sette settimane, indossavo le lenti a contatto nere, ritrovando un vecchio amico e una parte di me stesso". Dei giovani protagonisti visti crescere: "Qualche mese fa sono andato a vedere Daniel in uno show di Broadway. Mentre cantava e ballava pensavo al ragazzino di 11 anni che mi fissava con gli occhi spalancati dietro le lenti, sul set. Ora Daniel è un artista e un giovane uomo solido, mi ha anche presentato la fidanzata". Data di uscita: 15 luglio 2011. Costo di 125 miioni, incassi: 1.328.111.219