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CINEMA

La carica dei Super bambini, da 'Baby Boss' a 'Il dono del talento'

In arrivo molti film che hanno per protagonista ragazzini pieni di talento, forza, persino super poteri

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Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali di Tim Burton ha fatto da apripista in dicembre quando ha invaso le sale italiane con un’orda di bambini eccentrici e super dotati in grado di volare, sparire, vedere il futuro, trasformare cose e persone, far crescere le piante, sputare fuoco, governare la fauna, ingoiare api o mangiare dalla nuca. Ma i ragazzi fuori dal normale sono uno dei trend del cinema 2017 che ha in programma una sfilata di piccoli geni, baby sensitivi e super eroi in miniatura in arrivo da tutto il globo.

Come cambiare lo stato delle cose. A cartoni o in pellicola, dal passato o dal futuro questo nutrito gruppo di giovani ha in comune la volontà di cambiare lo stato delle cose e il corso degli eventi. Come la protagonista del documentario del newyorkese Otto Bell ambientato in Mongolia, La principessa e l’acquila, in cui la tredicenne Aishoplan si impone come prima cacciatrice donna in duemila anni di storia, cercando in tutti i modi di cambiare una tradizione ormai obsoleta. Impavida e disposta a tutto dimostra una profonda vocazione e un’abilità straordinaria per la caccia. Qualità non troppo dissimile da Phantom Boy (di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol), un ragazzo malato di leucemia in grado di staccare dal suo corpo il fantasma che, attraversando mura e porte e sfrecciando nel cielo, lo aiuta a scovare un criminale informatico: l'haker intende distruggere la città e nemmeno il più scaltro dei poliziotti riesce ad acciuffarlo. Ribellarsi agli oppressori.
Nel film d'animazioneThe Breadwinner, trasposizione dell’omonimo bestseller di Deborah Ellis prodotto da Angelina Jolie e diretto da Nora Twomey, la riflessione è orientata sulla politica e sui diritti civili. Parvana, che vive nella zona dell'Afganistan governata dai talebani, cerca di travestirsi da uomo per poter lavorare e supportare la sua famiglia. Una variazione sul tema affrontato molti anni prima da Yentl (1983) di Barabra Streisand e che, con l’aria che tira, potrebbe godere di fortuna durante i prossimi Academy Awards. Non sono poche le trovate che devono inventare i protagonisti del dramma storico Un sacchetto di biglie (anche questo tratto da un romanzo) di Christian Duguay, i fratelli Joseph e Maurice. Una storia vera, sempre attuale, di astuzia e strategia per sfuggire alla barbarie nazista e oltrepassare confini proibiti.

Venezia 2016, Natalie Portman & Lily Rose Depp: "Alla Spa siamo diventate sorelle"

Revival paranormale. Va, invece, indietro nel tempo fino agli anni 30 l’ambientazione dell’affascinante e glamouroso Planetarium di Rebecca Slotowsky, che ha unito sul set Natalie Portman e la giovane, blasonata rampolla (figlia di Johnny Deep e Vanessa Paradis) Rose-Lily Depp. La ragazza interpreta una sensitiva che può interagire coi fantasmi e che viene ingaggiata da un ambiguo produttore deciso a impressionarli sulla pellicola cinematografica. Poteri paranormali anche per il Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores. Nel secondo episodio del franchise tutto italiano, all’ormai adolescente supereroe radioattivo, si aggiungerà una sorella mai conosciuta e la madre naturale: un trio capace di cose mai viste.
Esorcizzare la morte attraverso un dono. Astro Boy è la versione live action per il cinema della fortunata serie di manga di Osamu Tezuca in cui uno scienziato crea un robot identico al figlio dopo che questo è deceduto in un incidente. A metà tra Pinocchio e fantascienza giapponese si tratta di una storia sulla possibilità di recuperare l’amore e di riscoprirlo declinato in maniera sempre sorprendente. In Gifted – Il dono del talento, di Mark Webb con Octavia Spencer e Chris Evans, lo zio di una bimba orfana, super prodigio della matematica, dovrà combattere per mantenerne la custodia contro gli intenti lucrativi della nonna.

La fortuna di essere unici. In Baby Boss di Tom MacGrath (Megamind), in uscita a metà aprile con la 20th Century Fox, infine, c’è un neonato-spia (o almeno così lo vede il fratello maggiore), molto simile a Baby Herman di Roger Rabbit, che gira in ventiquattrore e doppio petto cercando di risolvere il caso assegnatogli da una corporation. Che sia una ricetta contro l’omologazione dilagante o un esorcismo contro le paure dei genitori 3.0, che si tratti di un’esigenza atavica e infantile o la sublimazione della resistenza al conformismo, i baby prodigi sono di buon auspicio, mettono di buon umore e diffondono un mood contagioso, perché è difficile tornare ordinari dopo che si è scoperto che di essere straordinari.