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Michael Caine e Morgan Freeman: "L'elisir della giovinezza? Solo una risposta: il sesso"

Amici da una vita, ora in pensione, perdono i risparmi. E vogliono vendicarsi. I premi Oscar in 'Insospettabili sospetti'

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NEW YORK - Pensavamo che solo Michael Moore osasse sfidare le banche con i suoi "fuck off". Ma a metterci in guardia su capitalismo e assistenza sanitaria ora sono un Commendatore dell'Ordine dell'Impero Brittanico, un ex chitarrista pazzo di burritos, e Dio in persona. Vale a dire Sir Michael Caine, 84 anni, due premi Oscar, Alan Arkin, 83 appena compiuti, "attore improvvisato" (lo racconta nella biografia An Improvised Life), nome indiano - Lupo Grigio - affibbiatogli dai nativi del Nuovo Messico, e Morgan Freeman, 79 d'età, cinquanta di carriera, con ruoli come il presidente degli Stati Uniti o il business manager di Batman, fino all'Onnipotente al fianco di Jim Carrey. Un Oscar a testa anche per Arkin e Freeman. Nella commedia di Zach Braff, Insospettabili sospetti, al cinema dal 4 maggio per Warner Bros., adattamento del classico con Burns, Carney e Strasberg, i tre decidono di rapinare la banca che li ha defraudati usando il loro fondo pensione per coprire un'assicurazione aziendale. "Ricevo sceneggiature tutti i giorni ma quella di Theodore Melfi (Il diritto di contare) ha fatto centro", dice Caine. "Chissà perché non mi offrono commedie. Forse pensano che non ho più la stoffa di Hannah e le sue sorelle, quando mi dirigeva Woody Allen. Meno male due anni fa si è presentato Paolo Sorrentino con Youth - La Giovinezza, una riflessione da sogno sulla senilità". L'ex dottor J.D. di Scrubs, al suo terzo lungo da regista, se la ride: "Con Trump il nostro film è ancora più attuale. Mi riferisco al naufragio della Ryancare, la riforma della sanità che rischia di saltare lasciando in vigore l'Obamacare. La mia posizione al riguardo è in una battuta pronunciata da Caine: "Alla peggio, in prigione avrò un letto, tre pasti al giorno e un'assistenza sanitaria migliore". Se ti ammali in America, vai in bancarotta". Ne abbiamo parlato con Freeman e Caine, uniti nel cinema dal Cavaliere Oscuro a I maghi del crimine.

Potete raccontarci...
FREEMAN: "Hey, Michael, ti dispiace ascoltare la domanda?"
CAINE: "Sto ascoltando".
F: "Non distrarti".
C: "Per fortuna mi restano solo dieci giorni di promozione davanti... ".

Potete raccontare un momento spassoso dal set?
F.: "Sì".
C.: "Che risposta sarebbe 'sì', un aneddoto?"
F.: "A te viene in mente qualcosa di divertente?"
C.: "In effetti no".

La rapina di prova al supermercato di Brooklyn, come l'avete orchestrata?
F.: "Che fatica nascondere tutto quel maiale al forno nelle mutande. E poi darsela a gambe con una dozzina di uova sotto la maglietta...".
C.: "Il mio momento preferito è stato rubare lo scooter a una vecchietta nel parcheggio, e saltarci sopra con Morgan".
F.: "Non so come ho fatto a infilare il mio corpo di due metri dentro quel mini-cestino. Alla guardia dietro di noi tiro addosso porchetta, uova, farina... E tutto in mezzo alle strade di Williamsburg, schivando autobus e passanti. Quel giorno pure i paparazzi erano sotto shock".
C.: "Hai fatto un training speciale per la scena dello scooter?"
F.: "Non sono un contorsionista però da ragazzo facevo danza e negli anni Sessanta ho recitato a Broadway in Hello, Dolly!"

Com'è dar vita a personaggi che considerano le banche "la rovina del nostro paese"?
F.: "Su carta può sembrare spaventoso ma quando tutti e tre 'diventiamo' quei pensionati - Willie, Joe e Al - senti il dovere morale di metterti al loro servizio, contro le corporation".
C.: "Io provengo dall'Europa e agli americani dico: "Se avete un incidente in America, chiedete asilo all'Inghilterra". Godiamo di un ottimo servizio sanitario pubblico".
F.: "Oh davvero, tu vieni dall'Europa?"
C.: "Per essere preciso vengo dalla Brexit...la Brexit è un paese leggermente fuori dall'Europa, sai. Non puoi mancarlo".

È vero che sapete fare l'uno l'imitazione dell'altro?
F.: "Il regista, Zach Braff, sa imitare l'accento londinese di Michael".
C.: "A dire il vero Tom Hanks è imbattibile: mi ha preso in giro al Saturday Night Live insieme ad Elton John. A proposito di accento, sapete che ho prestato la mia voce? E non a una persona qualunque ma al fisico britannico Stephen Hawking, affetto da atrofia muscolare. Può comunicare solo con il computer, la voce metallica però è in lingua americana. In occasione dell'evento di beneficenza Red Nose Day, Hawking mi ha chiesto di impostare il sistema con la mia inflessione inglese. Che onore".

Vi sentite dei seniors trascurati dalla società?
C.: "Mica sei morto quando tocchi gli ottanta!".
F.: "Beh, Michael, a volte lo sei".

Qual è allora il segreto della giovinezza?
F.: "Sesso".