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'Wonder Woman', in Usa è girl power. Record di incassi per una regista

Il film di Patty Jenkins con Gal Gadot segna un record: è il miglior incasso di un film dai superpoteri che non sia un sequel ma è anche la migliore apertura per un film con una donna dietro la macchina da presa. Ma in Italia il box office è in caduta libera

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Regista, protagonista e comprimaria possono spendersi fin che vogliono nel dire che Wonder Woman non è un film femminista. Anche Robin Wright (che nel girl power crede profondamente) aveva chiarito a Cannes "il film consegnerà finalmente una supereoina ad una nuova generazione di ragazze e ragazzi, ma badate bene il messaggio del film non è semplicemente potere alle donne ma amore e giustizia". Eppure femminista o no, il film di Patty Jenkins ha frantumato un record, è la migliore apertura per un film diretto da una donna, prima di lei Sam Taylor-Johnson aveva incassato 85 milioni con Cinquanta sfumature di grigio. Nel weekend appena concluso Wonder Woman ha superato i 100 milioni di dollari nel mercato domestico (223 globalmente), diventando inoltre anche il maggior incasso per un film sui supereroi che non fosse un sequel. Sarà merito del (non)messaggio, della bravura della Jenkins (il cui film d'esordio Monster aveva fatto conquistare l'Oscar a Charlize Theron), della bellezza di Gal Gadot, delle ottime recensioni? Fatto sta che il film su Diana, unica figlia della regina delle Amazzoni cresciuta dalla madre (Connie Nielsen) e dalla zia (Robin Wright) nell'isola che Zeus ha regalato al suo popolo, ha vinto la sua sfida.
 

'Wonder Woman' è girl power e l'uomo è una spia


Una superoina alla notte degli Oscar? 93% di recensioni positive, ottimi incassi e persino la chance di arrivare alla notte degli Oscar. Sabato sera, come riporta l'Hollywood Reporter, c'è stata una proiezione speciale al Samuel Goldwyn Theatre di Los Angeles dedicata ai membri dell'Academy, pubblico misto (ogni membro può portare fino a tre ospiti) di giovanissimi ma anche anziani. Una proiezione affollatissima, come riporta in un tweet Tony Pierce, uno dei membri dell'Academy, "l'ultima volta che ho visto tanta gente era per Star Wars - Il risveglio della forza". Tanta partecipazione e entusiasmo, sommata alle critiche positive potrebbero far arrivare la supereroina fino alle nomination. E segnare un nuovo record, perché fatta eccezione per la statuetta postuma al Joker di Heath Ledger, i film dei supereroi non frequentano solitamente la notte delle stelle. Per questa avventura a metà tra l'epica della mitologia greca e la dimensione bellica (la storia di Diana si mescola con quella del maggiore della Prima guerra mondiale Steve Trevor, Chris Pine) ci potrebbero essere delle sorprese; dopo la nomination agli Emmy per la serie The Killing Patty Jenkins ha delle buone chance, secondo gli osservatori americani, di ritrovarsi in cinquina come regista.
 
L'attrice Felicia Day ha twittato una foto della figlia Calliope per il Wonder Woman day (lapresse)
E in Italia tutti al mare. L'ottimo box office americano e internazionale però non si riflette in quello italiano. Questo weekend (per di più lungo visto che venerdì era la festa della Repubblica) ha visto un ulteriore crollo degli incassi nel nostro paese, -36,6%. Da noi Wonder Woman è riuscito ad incassare leggermente di più di un milione (1.087.162 esattamente), un risultato dignitoso ma decisamente meno però di quanto si sarebbe potuto aspettare da un film uscito in 600 sale. Purtroppo nonostante l'arrivo di grossi film (primo rimane il pirata di Johnny Depp che in due settimane ha superato gli 8.5 milioni), giovedì arriva La mummia di Tom Cruise, il 6 luglio Spiderman: Homecoming e il 13 un nuovo capitolo de Il pianeta delle scimmie, e il tentativo di abbinare a questi blockbuster americani una programmazione d'autore la stagione estiva in Italia proprio non decolla. Da noi neanche i supereroi riescono a salvare il box office.