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TEATRO

Romaeuropa Festival, tutti i protagonisti all'insegna di uno sguardo internazionale

Dal 20 settembre al 2 dicembre la rassegna più importante e cosmopolita della Capitale, la manifestazione che cerca forme originali d'espressione nelle nuove tendenze

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Senza frontiere precise, né artistiche, né geografiche, anche se il nome resta legato alla sua vocazione europea; senza bandiere da difendere o sostenere, ma allo stesso tempo un festival di tendenza e di quelli come se ne vedono sempre meno in Italia per relazioni con l'estero e economie (il riconoscimento dopo 32 anni di “grande festival”). Romaeuropa Festival (REF) è, con la Biennale di Venezia, il più internazionale dei festival interdisciplinari italiani e quest'anno, in programma dal 20 settembre al 2 dicembre, si presenta con oltre 300 artisti di 32 paesi del pianeta, 79 progetti, 60 spettacoli (il 24 luoghi storici della capitale), mostre, installazioni, convegni e percorsi di formazione: un ricco cartellone dove si registrano artisti 'fedeli' del REF, altri diventati presenze fisse dei circuiti internazionali e qualche 'scoperta'.
Sasha Waltz 
Si rivedranno Sasha Waltz, Dada Masilo, torna Sidi Larbi Cherkaoui e Jan Fabre. Fitta quest'anno la schiera degli italiani, da Alessandro Baricco a Marco Paolini con Mario Brunello e Frankie hi-nrg, Ascanio Celestini(con Pueblo), l'iper osannato CollettivO CineticO, Muta Imago, Roberto Herlitzka col De rerum natura in terzine dantesche, Pippo Delbono con Alexander Balanescu, e poi Babilonia Teatri (col Paradiso), Lisa Ferlazzo Natoli, Biancofango (con Io non ho mani che mi accarezzino il viso), De Facto di Aterliersi con Fiorenza Menni.
Agrupacion Senor Serrano 
E se curiosamente approdano per la prima volta al REF artisti come Rimini Protokoll, Agrupación Señor Serrano, She She Pop, le novità 'vere' sono Julien Gosselin, artista lanciatissimo in Francia con la sua compagnia Si vous pouviez lécher mon cœur che mette in scena uno dei testi più forti  di Houllebecq, Les Particules élémentaires, e di Dorothée Munyaneza cantante e performer con Unwanted, che affronta il tema della violenza sulle donne in Rwanda e nel mondo.
Industria Indipendente 
Ad aprire i giochi il 20 settembre è la coreografa tedesca Sasha Waltz  e la sua nuova Creation al Teatro Argentina; Dada Masilo rivede con rabbia Giselle con le immagini di William Kentridge; l'affascinante Aurélien Bory che con la sua Compagnie 111 in Espæce dà vita ad un vero e proprio omaggio a Georges Perec.

Tra gli appuntamenti più interessanti vanno segnalati quelli musicali - Tony Allen con la techno di Jeff Mills o Carl Craig con Francesco Tristan - e gli incroci tra musica e altro: il lavoro della compagnia Muta Imago sui Canti Guerrieri dal Libro Ottavo dei Madrigali di Monteverdi o Lisa Ferlazzo Natoli che ripassa la Rivoluzione di Ottobre tra musica e video insieme a Gianluca Ruggeri in LesAdieux! Parole salvate dalle fiamme o i Masbedo che intergiscono con l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Jan Martens con il musicista hardcore NAH e il collettivo femminile She She Pop che insidia un gruppo di compositori e musicisti tedeschi Zeitkratzer.
Azzurra De Gregorio 
Where are we now? è il titolo dell'intero festival 2017, perché “interrogarsi, in questo momento, ci sembra la scelta più consona alla condizione che stiamo vivendo”, spiega Fabrizio Grifasi, direttore del REF che articola il suo programma per 'aggregatori tematici': Visions, Powerful Stories, Sharing e Selfie, a cui si affiancano i focus e le rassegne interne, come il sempre interessante Digitalife, che con la supervisione di Monique Veaute, presidente della Fondazione Romaeuropa, si riconferma una delle sezioni più innovative: alla ottava edizione, poi, si trasferisce nel Palazzo delle Esposizioni di Roma con 'opere immersive' a cura di Richard Castelli e opere di video-arte selezionate da Nomas Foundation e Fondazione Giuliani. Tra gli artisti ospitati AES+F, Dumb Type, Granular Synthesis, Ivana Franke, Jean Michel Bruyère.
Dante Antonelli Collettivo Shelab  
Tra i 'must', atteso, dopo il debutto al Napoli Teatro Festival, Belgian Rules/Belgium Rules, l'invettiva sul Belgio di Jan Fabre e lo spettacolare The Holy Body Tattoo, rock e danza ad alta energia. Se Sidi Larbi Cherkaoui propone un nuovo intreccio di danzatori e musicisti di provenienza geografica diversa con testi di Noam Chomsky, Alessandro Baricco incontra lo scrittore Dario Voltolini e sulle musiche di Nicola Tescari dirige e interpreta il suo testo Pacific Palisades. Un 'site specific' il lavoro del collettivo olandese Wunderbaum che ambienta una vera e propria riunione di condominio degli abitanti del quartiere Quarticciolo di Roma.

Completano il programma di danza Arno Schuitemaker (Olanda), Jesús Rubio Gamo (Spagna), Jonas&Lander (Portogallo) Daniele Ninarello e Francesca Foscarini (Italia), Timothy and the Things (Ungheria). Tra le tante altre iniziative anche un vero e proprio programma per bambini con REF- Kids.